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Spilimbergo, PN, Italy
“l’obiettivo del Circolo è darsi un tempo per … raccogliere le forze per creare dibattito, promuovere confronto di idee, lanciare provocazioni, o, forse, solamente suscitare sani dubbi, sui temi di attualità a carattere socio-politico, per comprendere il presente e orientarsi al futuro”. Tratto dall'Atto Costitutivo

7 nov 2009

OLTRE IL MURO


LUNEDI’ 9 NOVEMBRE 2009, ORE 20,30

TEATRO CASTELLO, PIAZZA DUOMO, SPILIMBERGO.

 

OLTRE IL MURO

a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino

 

§         Proiezione di una selezione di servizi giornalistici della televisione tedesca e italiana dei giorni della caduta del Muro.

§          Proiezione del film “Good Bye Lenin!”

§         Seguirà dibattito.

 

Good Bye Lenin! è un film tedesco del 2003, diretto da Wolfgang Becker, uno dei più grandi successi della filmografia tedesca di tutti i tempi. Narra una curiosa e divertente vicenda.

Cristiane, berlinese di mezza età, è una fervente comunista, che si dedica anima e corpo alla politica ed alla causa della DDR.

Alcune settimane prima della caduta del Muro entra in coma. Si risveglia qualche mese dopo.

Il figlio cerca di evitare a Cristiane di scoprire che la Germania Est è cambiata ed è caduta nelle mani dei capitalisti, per evitarle il conseguente contraccolpo psicologico, che avrebbe potuto esserle fatale.

Aiutato dalla sorella e da amici ricostruisce intorno a lei il mondo della vecchia e scomparsa DDR.

Tutto sembra precipitare quando, un giorno, Christiane sfugge al controllo dei figli, si alza dal letto ed esce di casa. Lungo la strada scopre che tutto è cambiato intorno a se. Assiste perfino alle evoluzioni di un elicottero che asporta da un piedistallo e porta via con se una statua di Lenin.

Tutta la messa in scena del figlio sembra precipitare, però … la storia ha una svolta curiosa e imprevista …

Fabio Pes



4 set 2009


CIRCOLO ACLI DI SPILIMBERGO

IL CASEIFICIO

ASSOCIAZIONE MUSICALE "TOMAT"


Sabato 5 settembre 2009, ore 21,00

Cinema Castello, Piazza Duomo, Spilimbergo.


Venice Cello Ensemble


Ensemble di violoncelli composta da maestri e allievi del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia:


M° Angelo Zanin
M° Caterina Rossi
M° Francesca Rismondo
Valerio Cossu
Ester Vianello
Giacomo Grespan
Riccardo Pes
Francesco Dalla Libera



Programma:

H. Villalobos, Bachiana Brasileiras n.1

Queen, Arr Poles, Bohemian rapsody

L. Mozart, Sinfonia burlesca

De Marzi, Signore delle cime

G. F Handel, Passacaglia

Pachelbel, Canone

J.S.Bach, Aria sulla IV corda

Lennon-McCartney, Yesterday - Michelle

S. Joplin, The entertainer

9 giu 2009

Concerto per quartetto d’archi


Quartetto degli allievi del Conservatorio “B. Marcello”

di Venezia

 

Domenica 14 giugno 2009, ore 17,00

Sala "il caseificio”, via Richelda, Spilimbergo

 

PROGRAMMA

 

PRIMA PARTE

Romero Huerta Adriana  violino

Agazzi Giovanni  violino

Murgia Margherita  viola

Cossu Valerio  violoncello

 

Ludwig van Beethoven

(Bonn 1770 - Vienna 1827)

Quartetto n. 1 in FA maggiore op. 18 n. 1

 

Aleksandr Borodin

(San Pietroburgo 1833 - San Pietroburgo 1887)

Quartetto n. 2 in Re maggiore, III- Notturno

 

___________________________________________

 

SECONDA PARTE

 

Agazzi Giovanni  violino

Spataru Caterina  violino

Murgia Margherita  viola

Pes Riccardo  violoncello

 

Robert Schumann

(Zwickau 1810 - Bonn 1856)

Quartetto in la minore op. 41 n. 1

Ludwig van Beethoven

(Bonn 1770 - Vienna 1827)

Quartetto n. 4 in do minore op. 18 n. 4



17 apr 2009

La festa per il quarto compleanno del Circolo


Quattro anni fa, la sera del 26 aprile 2005, a Spilimbergo è nato il Circolo Acli “un tempo per …”. Anzi, è meglio dire che quella sera sono rinate le Acli a Spilimbergo. Il nostro Circolo, infatti, affonda le sue radici nella precedente positiva esperienza associativa, che si è interrotta nei primi anni settanta. Dopo trenta anni, le Acli sono tornate, muovendo i primi passi in una realtà che, rispetto allora, è sicuramente cambiata, ma che, nell’oggi, ci stimola a nuovi slanci, nuovi stili e nuove idee.
“Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo: c’è un tempo per … (dal libro del Qoèlet)".Ha colpito i fondatori del Circolo questo “un tempo per …”. Osservando la nostra realtà, ci si rende conto sempre più che il tempo è davvero un bene prezioso. Scorre velocemente lasciandoci immersi e travolti da una “modernità” chiassosa e troppo spesso “vuota”.
Il nome scelto per il nostro Circolo sta a sottolineare la necessità di fermarsi a riflettere su ciò che ci accade intorno, il bisogno di regalarci del tempo, dello spazio per creare momenti d’incontro, per favorire un confronto d’idee che aiutino a comprendere meglio una realtà in rapida trasformazione.

“Darsi un tempo per … raccogliere le forze per creare dibattito, promuovere confronto di idee, lanciare provocazioni, o, forse, solamente suscitare sani dubbi, sui temi di attualità a carattere socio-politico, per comprendere il presente e orientarsi al futuro”
, si legge nell’atto costitutivo del Circolo.

 

Abbiamo voluto ricordare il lavoro svolto in questi anni con una mostra delle locandine che hanno pubblicizzato le iniziative più significative.

 

L’inaugurazione della mostra, che allestiremo nell’antica chiesetta di Santa Cecilia, Piazza Duomo, Spilimbergo, si terrà

 

giovedì 23 aprile prossimo, alle ore 18,30.

 

Sarà l’occasione per festeggiare con un brindisi il 4° compleanno del Circolo.

 

Sei invitato alla cerimonia di inaugurazione e al brindisi che seguirà.

 
il Circolo Acli di Spilimbergo

8 mar 2009

Cattolici e politica

1) Da una ricerca delle Acli, di questa estate emerge che i cristiani (più o meno praticanti) sono poco sensibili all’impegno politico. La loro presenza nella società, in questi anni, sembra esaurirsi nel volontariato (nell’assistenza sociale, nel servizio ai poveri, nelle forme utopiche del pacifismo e della salvaguardia del creato).

2) Monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare di Milano, in un recente convegno delle Acli, ha osservato che la carità è lo specifico della pratica cristiana, è molto apprezzata ma è marginale rispetto allo spazio pubblico. Ricondotta alla sfera privata e all’iniziativa personale, ha poco rilievo sociale, non trasforma i rapporti se non come “crocerossa dei mali della società”.
Insomma, con la sola carità non si risolve il problema del povero. Il problema del povero si risolve liberandolo dalla povertà. Qui entra in campo la politica.

3) Il Papa, il 7 settembre 2008, a Cagliari ha lanciato un appello per una nuova generazione di laici cristiani impegnati e capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia, della politica. Un vero e proprio appello all’apertura di una nuova fase storica, in cui l’impegno politico dei cristiani, in particolare dei giovani, sia il fattore determinante di una nuova stagione democratica. Un appello che va ben oltre ai limiti del semplice “ricambio generazionale”.
Del resto, nella Lettera Apostolica di Paolo VI Octogesima adveniens (n. 46) si legge che l’impegno politico dei fedeli laici è un’espressione qualificata ed esigente dell’impegno cristiano al servizio degli altri.

4) I cristiani, quindi, sono chiamati a partecipare alla vita politica, con spirito di servizio e di carità, ad essere protagonisti, assieme a ogni persona di buona volontà, credente o non credente, della gestione e della promozione del bene comune, che è il fine alto della politica e l’obiettivo dell’orientamento etico dell’amore verso il prossimo che viene dal Vangelo. Partecipare, dunque, decidendo in piena e autonoma responsabilità quali mediazioni di natura tecnico-legislativa fare, nel rispetto della laicità della politica e delle regole democratiche, pur conservando un solido legame con un’appartenenza che si alimenta alla fonte viva della spiritualità e dell’azione pastorale della Chiesa.

5) Per tener vivo questo necessario intreccio tra autonomia e appartenenza occorre motivare e preparare laici che siano capaci di un rapporto maturo con la fede e di scelte responsabili nel campo civile e politico.
Qui entra in campo la formazione alla cittadinanza attiva dei laici cristiani.
Una formazione di base che, credo, andrebbe collocata nei normali circuiti della formazione cristiana e non in percorsi solo per pochi aspiranti - specialisti della politica.
Le Acli possono svolgere un ruolo importante.
Del resto, questo è una delle strade intraprese dal nostro Circolo in questi anni.

Fabio Pes.


3 mar 2009

SAFARI IN KENYA

Un viaggio nel Kenia di ieri e di oggi lontano dagli stereotipi che muovono il turismo guidati dalla testimonianza di Giulia Camilotti, ragazza spilimberghese, che in questo periodo si trova a vivere un'esperienza di servizio civile internazionale in Kenya.
A questa iniziativa, promossa dal Caseificio, dalle ACLI e da CittAccesa, parteciperanno inoltre alcuni relatori che ci aiuteranno a capire come il Kenya sia cambiato da trent'anni a questa parte.
vi invitiamo a visitare la mostra di immagini che si terrà dal 6 al 13 aprile presso la sala polifunzionale del Caseificio e che anticiperà l'incontro vero e proprio con i volontari lunedì 13 aprile, ore 18.30.
un'idea diversa per vivere la quaresima lanciando il pensiero verso l'altra parte del mondo.

gli orari della mostra sono:
  • dalle 8.30 alle 12.30; dalle 14.30 alle 20.00.

  • Sabato, Domenica e Lunedì di Pasqua: dalle 10.00 alle 12.00; dalle 15.00 alle 19.00.


23 gen 2009

L'impegno dei cattolici nella politica

C'è un'assenza importante nel quadro politico nazionale e locale: dopo mezzo secolo i cattolici non sono più ai vertici dell'amministrazione dello Stato e degli Enti Locali.

Spesso i cattolici preferiscono rifugiarsi nell'impegno silenzioso ed invisibile del volontariato: quante sono le persone che si dedicano agli altri, surrogando di fatto a servizi che dovrebbero essere fornite al cittadino dal welfare state?

E quelle persone sono disposte ad amministrate le Città in un modo nuovo, ispirandosi ai valori del Vangelo, mostrando al mondo una politica solidale e non lobbista?

Insomma, i cattolici devono uscire dalle catacombe in cui sono stati infilati dalla Storia e dal laicismo liberista per ritornare a proporre alla gente i valori della solidarietà, della redistribuzione del reddito, della fratellanza.